Scelta dell’impianto

Impianti elevatori di ogni tipo. Per fare la scelta giusta, tra prestazioni, affidabilità e risparmio energetico.

Tipi di impianto


La nostra produzione comprende impianti di diverso tipo:

  • Ascensori standard a basso costo per edilizia residenziale e non
  • Ascensori di lusso per edilizia privata, commerciale, direzionale
  • Ascensori a basso consumo energetico, anche per azionamento con pannelli solari
  • Ascensori a trazione idraulici e elettrici
  • Ascensori tradizionali e senza locale macchina (mrl)
  • Ascensori su misura per vani fuori standard
  • Ascensori in vano proprio in muratura e in castelletto metallico per interni e esterni
  • Piattaforme elevatrici per disabili
  • Elevatori per abitazioni unifamiliari
  • Elevatori per piccoli condomini
  • Montavivande, monta posta, montacarrelli, montauto, montacarichi industriali
  • Servoscale, pedane mobili, scale mobili, marciapiedi mobili

Vai alla pagina dedicata:     Ascensori  Piattaforme  Montacarichi  Altri impianti

 

La scelta dell’impianto

Gli impianti elevatori si differenziano per tipologia (ascensore, montacarichi, piattaforma ecc.) e per sistema di trazione (idraulica o elettrica).
La scelta del tipo di impianto deve essere fatta in funzione degli ingombri, delle prestazioni desiderate e del contenimento dei costi e dei consumi di energia elettrica.

Il sistema di trazione

Ascensore idraulico (oleodinamico)


1Impianto elevatore con sistema di trazione idraulica a pistone, ad azione diretta o indiretta (tramite funi).
Macchinario: può essere collocato in locale apposito, o all’interno di un armadio posizionabile liberamente a un qualunque piano ed anche relativamente distante dal vano di corsa, oppure completamente all’interno del vano di corsa (versione mrl).
Portata: da 250 kg in su.
Velocità: 0,50-0,60 m/s per impianti standard, generalmente fino a un massimo di 1 m/s. La velocità può essere ridotta per montacarichi di grande portata. Nel caso della piattaforma la velocità è limitata a 0,15 m/s dalla normativa vigente.
Corsa: da 2 a 7 fermate. La corsa massima di 18 m è un limite razionale oltre il quale in genere l’impianto non risulta conveniente, a fronte dell’alternativa dell’ascensore elettrico.

Ascensore elettrico (a fune)


2Impianto elevatore con sistema di trazione mediante funi e argano a motore, con o senza riduzione, in genere dotato di contrappeso.
Macchinario: può essere collocato in locale apposito, in genere al di sopra del vano di corsa o più raramente in basso a fianco del vano, oppure è disposto completamente all’interno del vano di corsa (versione mrl).
Portata: da 250 kg in su.
Velocità: 1 m/s e oltre per impianti mrl gearless. Gli impianto a velocità ridotta e monofase hanno velocità 0,50 m/s. Nel caso della piattaforma la velocità è limitata a 0,15 m/s dalla normativa vigente.
Corsa: da 2 fermate in su. La corsa massima non ha limiti in teoria, rendendo l’impianto idoneo all’installazione in edifici di altezza elevata.

Il consumo di energia


Per gli ascensori ancora non esiste un sistema di classificazione energetica, anche se è allo studio a livello ISO la valutazione di metodologie per uniformare i metodi di misura dei consumi e la classificazione degli impianti.
Tuttavia è importante, nella scelta del tipo di impianto, tenere in considerazione l’impatto energetico e ambientale, sia a livello di consumo di energia sia a livello di inquinamento generato nelle fasi di costruzione, utilizzo e smaltimento a fine servizio.
Per quanto riguarda il consumo energetico vero e prorio, a parità di portata e velocità, l’impegno di potenza è sempre più elevato per l’impianto idraulico, rispetto all’impianto elettrico.
I consumi in fase di stand by sono in genere maggiori per l’impianto elettrico, mentre durante la marcia l’impianto idraulico consuma di più (anche se quest’ultimo consuma corrente solo in salita, mentre in discesa scende per gravità, al contrario dell’impianto elettrico che consuma corrente sia in salita che in discesa).
La valutazione del consumo complessivo deve pertanto tenere conto della frequenza di utilizzo dell’impianto e del tempo passato in stand-by (cabina ferma al piano).
Con opportuni accessori (soft starter, valvola elettronica) si può ridurre l’impegno di potenza e i consumi di corrente anche per l’impianto idraulico.
Oltre al tipo di trazione, la riduzione dei consumi deve puntare all’impiego di componenti a basso consumo (sistema start&stop, illuminazione led con autospegnimento nella fase di stand-by, inverter a basso consumo ecc.).

Criteri di scelta

Il costo

Per ascensori fino a 6-7 fermate, l’impianto idraulico è generalmente più conveniente dell’impianto elettrico. Per corse più elevate, le caratteristiche costruttive, le problematiche tecniche da affrontare e i relativi costi, rendono più razionale la scelta dell’impianto elettrico.

Le prestazioni

A++L’impianto elettrico in genere ha prestazioni migliori, a livello di velocità, rumorosità, avviamenti/ora (e quindi capacità di smaltire il traffico intenso). La precisione di fermata è ottima in entrambi i casi, a patto di equipaggiare l’impianto degli opportuni dispositivi elettronici (inverter VVVF per impianti elettrici, e valvola elettronica per impianti idraulici).